Il palazzo dei vecchi guerrieri
Lo spazio scenico è Milano, il contesto sociopolitico va dal febbraio 2002 al febbraio 2004. In un palazzo del centro storico abitano 66 famiglie, un ex professore settuagenario narra le vicende proprie e quelle dei coinquilini. Ogni tanto si fa sostituire da un amico che è il classico scrittore onnisciente. La cronaca ha un andamento realistico a volte turbato da invenzioni grottesche, la prima delle quali è il "putridero", un locale per mummificare cadaveri ricavato nel sotterraneo del palazzo. Davanti al putridero viene trovata morta una anziana esponente dell'alta nobiltà milanese. Poiché la magistratura blocca le indagini, alcuni pensionati si improvvisano investigatori per accertare sia le circostanze della morte sia l'uso criminale del putridero. Sarà una lotta di lillipuziani contro i giganti dei poteri forti. Nel palazzo vive un pittore quarantenne che assomiglia al mitico pugile Carnera. Quando alle 66 famiglie viene intimato lo sfratto dalla multinazionale proprietaria del palazzo, lui capeggia la rivolta. E convinto di non poter essere amato a causa di un difetto fisico. Si innamora di una bellissima trentenne convinta di non poter essere amata a causa di un difetto genetico. Anche l'ex professore ama la trentenne...
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