I libri del fiore d'oro
Negli anni Settanta Osho fece la sua comparsa sulla scena internazionale con una Visione che scardinava tutti gli equilibri tradizionali, sociali e religiosi, rivoluzionando le prospettive esistenziali comuni e proponendo un'utopia la cui concretezza è risultata evidente alla luce degli sconvolgimenti epocali che hanno accompagnato i primi anni del nuovo millennio. A tutte le dicotomie che hanno scandito finora le scelte di vita del genere umano Osho contrappone l'invito a creare un giusto equilibrio che rispetti tutti gli aspetti e le dimensioni in cui l'uomo effettivamente vive. A suo avviso, è il solo modo per contrastare una nevrosi che sta assumendo un carattere epidemico, a causa della forte accelerazione che caratterizza la vita moderna; nulla e nessuno si può salvare, a meno che non si assuma la piena responsabilità del proprio stile di vita e si trovi il tempo per prendersi cura di sé. "Sii nel mondo, senza farne parte" è il trucco che Osho suggerisce. Il come è racchiuso in queste pagine che ripropongono in chiave attuale un processo di evoluzione della consapevolezza antichissimo, racchiuso nel trattato taoista "II Segreto del Fiore d'oro", un testo che risale all'VIII secolo. "Questo processo ti aiuterà a diventare integro, ti renderà un individuo, ti porterà a vivere in equilibrio tra il fare e il non fare." Ed essere esattamente nel mezzo tra il mondo dell'azione e il regno della quiete interiore è segno di buona salute ed è il presupposto per una vita sana e pienamente realizzata. Non solo: da quella pienezza affiorerà passo passo l'intima comprensione di ciò che si è, risolvendo così l'enigma primario che accompagna da sempre il destino dell'uomo. "Tu sei la meta: sei la sorgente e la meta, il principio e la fine, l'alfa e l'omega. Tu contieni tutto ciò cui hai sempre anelato, possiedi già tutto ciò che hai sempre desiderato. Non devi essere un mendicante, essere un imperatore è la tua essenza più intima."
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