Pinocchio ritrovato. La forza di riconoscersi burattino
Dei personaggi e delle storie che animano la favola, da 130 anni, si sono perpetuate immagini frutto di una lettura superficiale dell'opera di Collodi. Con Pinocchio ritrovato il lettore potrà constatare che esse non reggono allo studio metodico e approfondito e si perdono nel vento della genericità. Stupirà, Pinocchio non è l'icona dell'uomo bugiardo e del monello che odia la scuola. Quel burattino ama la Verità e desidera andare a scuola, ma a quella comunale; ha motivi fondanti per uccidere il Grillo parlante e piangere sulla tomba della Bella Bambina, relazionarsi con il Gatto e la Volpe, bazzicare l'Osteria del Gambero Rosso, ridursi a cane da guardia, salire sul carro dell'Omino. Sconcerterà, la sua trama favolosa è ordita non per assonnare, ma per risvegliare l'essere umano voglioso di comprendere i meccanismi che nutrono i burattini e difendersi dai burattinai dell'esistenza, vincendoli. Ragioni per cui Pinocchio ritrovato indaga le situazioni, i vizi e le abitudini che creano dipendenza, e invita a riflettere sui mutamenti mentali necessari per sottrarsi alla schiavitù dell'istinto, dei pregiudizi e delle passioni, per giungere alla coscienza di sé, a essere un bravo bambino, un Uomo.