Viareggio 1920. Storie di calcio e di rivoluzione
Viareggio, 2 maggio 1920. Una partita di calcio tra la squadra di casa e la Lucchese viene interrotta da un'invasione di campo. Quando gli animi sembrano ormai sedati, un carabiniere spara al guardialinee viareggino uccidendolo. Le tensioni sociali, gli scioperi, la misera condizione dei marinai e degli operai della darsena viareggina: questo il contesto in cui si colloca l'episodio, casus belli della rivolta popolare che porterà Viareggio a dichiararsi libera repubblica per esser poi assediata dalla marina regia e dall'esercito. La storia pubblica - a cui il romanzo si attiene in maniera rigorosa - si intreccia con le storie private di personaggi, figli della penna dell'autore, capaci di rendere fedelmente e a pieno lo spirtito dell'epoca. L'amore tra Fortunato e Doralice - nato e morto nell'arco di pochi giorni rimarrà indimenticabile come incredibile rimarrà quella rivoluzione mancata, intrisa di calcio e di passione.
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