Un invisibile filo d'Arianna. Poesie e pedagogie
Scorrendo più volte le parole, i costrutti, gli effetti fonici che animano il discorso poetico di Roberta Baldini non si può fare a meno di sbattere nei termini variegati della ricerca interiore: un'insopprimibile ricerca di sé, del significato da consegnare alla vita, di quel varco arcano e indicibile che ci sta dentro e ruggisce travagliato eppure mai sopito. Incurabile per il suo modo di porsi. A volte si offre all'esterno come soluzione melanconica, come mesta introspezione ripiegata su se stessa. Più spesso è vigorosa intenzione etica, è dichiarazione scolpita sul marmo, è professione di fede. Le liriche di questa raccolta aprono al diario della vita privata e professionale: non esiste cesura, contrapposizione o alterità. Si crea invece una fusione che rafforza i caratteri di apertura a formule ricorsive e onnipresenti: il prendersi cura, le pratiche valoriali e l'impegno politico, orizzonte di senso a cui tende il percorso complessivo. Sullo sfondo il gioco della memoria che recupera - a tinte forti e con versi asciutti - melanconie universali e spazi infiniti. Itinerario ricostruito che si snoda come un "filo di Arianna", necessariamente coerente e senza alcuna forzatura, per ricostruire una sfida interiore potentemente vissuta: impegno pedagogico verso i bambini e verso la comunità educante Si giunge facilmente a varcare il limite della quotidianità toccandone con mano l'umana perenne inadeguatezza. (dalla prefazione di Maria Anatra).
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