Thomas Hobbes. La religione e la coscienza
Negli ultimi anni la questione religiosa in Thomas Hobbes gode di un'attenzione crescente, imponendosi come uno tra i temi filosofici più enigmatici e affascinanti. Hobbes inaugura la grande stagione del soggetto moderno, un individuo non più sottomesso all'ordine metafisico della tradizione cristiana, che rivendica spazi d'azione sulla propria vita. Eppure, nel sistema hobbesiano Dio trova comunque il suo posto, un Dio a cui Hobbes non rinuncia, ma che tuttavia finisce col perdere rilevanza politica, sempre più lasciato ai luoghi interiori della fede. Ma nel nome di quel Dio gli esseri umani continuano a uccidersi, minacciando le fondamentali condizioni di esistenza di una pace duratura. Questo volume propone una lettura originale del pensiero religioso hobbesiano, attraverso l'esame della categoria morale della coscienza. Essa diventa così il terreno fecondo per sviluppare una prospettiva ermeneutica capace di gettar luce, dal punto di vista della filosofia hobbesiana, sulle problematiche più attuali riguardanti le questioni di coscienza e, più in generale, sul modo di regolare l'ingresso dell'elemento religioso nello spazio pubblico.
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