Vilém Flusser e la «rivoluzione dell'informazione». Comunicazione, etica, politica
Quali sono le implicazioni esistenziali, etiche e politiche delle profonde trasformazioni che hanno investito il nostro modo di produrre, far circolare e salvare le informazioni, da quando i mass media e le immagini si sono imposti rispettivamente come strutture e codici dominanti della nostra comunicazione? E in che senso si può ancora parlare di libertà e creatività, se veniamo continuamente sommersi da prodotti culturali di cui siamo meri spettatori passivi? Queste sono le domande fondamentali a cui il presente lavoro cerca di dare risposta, a partire dal pensatore ceco Vilém Flusser (1920-1991), una delle voci più originali ed eccentriche del Novecento filosofico. La sua opera ruota attorno all'idea che sia avvenuta una vera e propria «rivoluzione dell'informazione » che ha trasformato profondamente la realtà umana e sociale, e che sia perciò necessario iniziare a pensare con categorie nuove le nostre relazioni comunicative nel mondo delle reti, dopo l'implosione degli spazi e l'avvento del sistema degli apparati.
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