Il paesaggio tra l'ordine e il corpo

Il paesaggio tra l'ordine e il corpo

Derivato dal mondo classico, il concetto di genius loci ha goduto, nel corso del Novecento, del rinnovato interesse da parte degli architetti fenomenologi che, pur ispirati dal pensiero di Heidegger sui luoghi e sull'abitare, tenevano presente la lezione della Gestalttheorie sulla percezione visiva e i principi di una concezione multisensoriale dell'esperienza (non soltanto estetica). L'idea che alla casa e all'ambiente si chieda soprattutto protezione non era disgiunta, tuttavia, dal richiamo all'ordine che si configura nell'ambiente, originariamente rivendicato dagli storici dell'arte, dai gestaltisti e dai teorici delle avanguardie. Ordinato o selvaggio, fonte di piacere estetico e morale, il paesaggio che i gardeners si proponevano di riprodurre nelle loro progettazioni, fu oggetto di discussione tra i letterati e i filosofi del Settecento inglese. Oggi, al dibattito su questo tema contribuiscono la consapevolezza dell'atteggiamento biofilico da parte umana e la mai sopita sensibilità per il mistero della natura.
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