Il velabro. Vecchi scavi e nuove letture. Dallo scavo presso il c.d. equus Domitiani alle indagini nell'area sacra di S. Omobono
Questo volume fa parte di una ricerca che rovescia la prospettiva degli studi sul Velabro - la valle tra Palatino e Campidoglio, aperta verso il Tevere -, partendo dall'esistenza di uno spazio unitario, la vallata, e ricostruendo il processo di zonizzazione avviato con la nascita della città che ha portato alla suddivisione di quello spazio. Di questa ricerca ne costituisce la premessa, analizzando i pochi scavi stratigrafici realizzati nel Velabro. Questi interventi, realizzati nel secolo scorso, sono stati editi in modo preliminare e/o parziale. È stato necessario dunque curare una edizione dei medesimi secondo la moderna metodologia stratigrafica. Si tratta di scavi fondamentali. Cuore del volume è il saggio Boni-Gjerstad al cd. equus Domitiani, nel Foro Romano, realizzato al centro della parte settentrionale della vallata, unico scavo nel quale sia stata documentata l'intera sequenza stratigrafica dal terreno natuarale fino all'età imperiale. Pertinente alla spalla della vallata verso il Palatino è invece lo scavo Gjerstad Gamberini-Mongenet al tempio di Cesare, mentre si ritorna verso il centro della vallata con lo scavo Carettoni-Fabbrini alla Basilica Gliulia, e nella parte limitrofa verso il Tevere con lo scavo dell'area sacra di S. Omobono. Questi scavi sono messi in fase e si propone una nuova interpretazione della sequenza, corredata da documenti in molti casi inediti, punto di partenza per avviare un nuovo sguardo sul Velabro.
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