La voce remota. La fiaba, l'infanzia, l'eredità delle storie
Il volume si interroga intorno all'intenso legame che coinvolge l'infanzia, la fiaba e la letteratura per l'infanzia, il cui patrimonio riunisce il fiabesco dell'oralità con le grandi raccolte di fiabe popolari e letterarie. In una prospettiva metodologica di scavo ermeneutico si indaga la complessità della fiaba con orientamento interdisciplinare mettendo in rilievo lo spessore culturale, letterario, storico e pedagogico dell'incontro tra fiaba e infanzia. La ricerca rivolge sostanzialmente un invito a porsi in ascolto della voce remota della fiaba, a non dimenticarne il suono e il discorso, a non cadere ignari nell'amnesia dell'antico narrare che risuona nelle fiabe e nei miti, storie che non si è certo concluso di studiare vista la loro origine nella profondità del tempo, dello spazio e del senso di quei significati ontologici che contengono le domande filosofiche racchiuse nel fiabesco. Una voce che giunge da strati di tanti passati di cui l'immaginario è pregno, ed è di questa permanenza nel mutare progressivo delle narrazioni che anche lo studio della letteratura per l'infanzia ha bisogno di occuparsi per non cedere alle malie di un presente assoluto, privo della potenza metaforica dell'Inattuale. Una voce che vuole salvare la forza simbolica di storie inattuali e per questo sempre rivelatrici dei dilemmi umani. Prefazione di Emy Beseghi.