Gli ex-voto dal «santuario meridionale» di Gravisca
Tra i molteplici reperti portati alla luce in mezzo secolo di scavi a Gravisca, gli ex-voto non rappresentano forse la classe più sensazionale, ma risultano non di meno colmi di significato e prodighi di informazioni. In questo volume vengono presi in esame i materiali votivi rinvenuti negli anni Settanta nel settore del cd. "Santuario greco" e pertinenti alle ultime fasi edilizie dell'area sacra, allorquando, oramai lontani i tempi e i commerci che avevano animato la vita dell'emporion, il santuario aveva assunto le fattezze di altri luoghi scoperti in area etrusco italica, legati ad una povera devozione fortemente connessa alla sfera della fecondità. Questi materiali, che possono sembrare meno rilevanti dal punto di vista della ricostruzione storica o della celebrazione estetica, ci dicono moltissimo della devozione popolare e quindi del culto. Sono proprio siffatti doni ad indicarci quale aspetto della divinità fosse quello prescelto nel culto (sanatio o fertilità) e quali caratteristiche fossero prevalenti nella devozione popolare. La peculiarità delle forme dei votivi di Gravisca lascia ancora molto spazio alle interpretazioni e, allo stesso tempo, la similarità con le contemporanee devozioni cultuali traccia un filo rosso di continuità con il passato.
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