Trattato sui Moriscos di Spagna

Trattato sui Moriscos di Spagna

Pedro de Valencia è una figura di primo piano nella vita culturale della monarchia degli Asburgo tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento. Straordinario ellenista, biblista, eccellente filologo e latinista, molti dei suoi innumerevoli scritti si misurano anche con le più svariate e complesse questioni della Spagna dei Secoli d'Oro. Il "Trattato sui moriscos di Spagna", scritto nel 1606, pochi anni prima della loro espulsione, e indirizzato al confessore del re, è in contrasto con la decisione, poi adottata dalla Corona, di espellerli. L'opuscolo nasce da un bisogno di riforma della monarchia, dal problema sempre più acuto della distribuzione della ricchezza, dall'esigenza di un cristianesimo che converta alla parola di Cristo attraverso la comprensione e l'indulgenza e dal tentativo di conciliare diverse culture. I moriscos sono l'altro rispetto agli spagnoli, l'altro sul quale si proietta la costruzione della mancata renovatio della Spagna.
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