La realtà e i suoi sensi. La costituzione fenomenologica della percezione e l'orizzonte del naturalismo
Oggetto del presente lavoro è l'essenza del percepito in quanto realtà oggettiva primaria. Metodologicamente il lavoro si rifà all'impianto della fenomenologia husserliana, di cui adotta parte dell'apparato concettuale. Le analisi husserliane vengono fatte interagire con temi ed argomenti che compaiono oggi nel contesto delle scienze cognitive e della filosofia della mente contemporanea. Prendendo le mosse dall'elaborazione husserliana, l'analisi si sviluppa inizialmente confrontandosi con le indagini percettologiche di J.J. Gibson, S. Gallagher e della psicologia della Gestalt, che inducono a porre il problema della costituzione trasmodale della realtà percettiva. Tale problema viene elaborato investigando la dimensione 'istintuale' operante, tanto sul piano etologico che ontogenetico, nell'esplorazione, nel gioco e nell'imitazione. Da ultimo, l'analisi converge nuovamente sul senso ontologico della costituzione percettiva con particolare riferimento ai processi costitutivi di spazio, tempo e causalità. Le conclusioni sviluppano il problema del rapporto tra fenomenologia e naturalismo alla luce dell'idea di mondo come orizzonte di senso, declinando l'ontologia scientifica sia come realizzazione che come violazione di tale orizzonte.
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