Un niente che pesa. Sull'ineludibile presenza di ciò che non c'è

Un niente che pesa. Sull'ineludibile presenza di ciò che non c'è

Il nostro senso della "realtà" è segnato da un abituale limite di prospettiva. Al di là della "censura cosmica", ossia della frontiera che delimita l'"orizzonte degli eventi" dell'universo fisico, vi è un ambito dell'accadere destinato a rimanere invisibile. L'indagine sulla struttura della materia ci ha peraltro reso consapevoli che la realtà fisica visibile è avvolta dalla dimensione ben più estesa dell'antimateria, pressoché totalmente sconosciuta. Anche all'interno del mondo in cui viviamo vi sono sfere non materialmente tangibili o non immediatamente visualizzabili. Oltre a sostanze ed eventi, oggetti materiali e sociali, l'ontologia conta nel proprio catalogo le cosiddette "entità non-esistenti", figure il cui paradossale statuto è all'origine di una antica ed animata discussione filosofica. Le passioni ci sono testimoni che l'immateriale - il cui essere è al modo del non-essere suscita in noi innegabili effetti concreti. Intorno alle entità non-esistenti si aggroviglia un intreccio variegato di fili di ordine ontologico, psicologico, epistemologico: è su questa rotta che si mantiene la navigazione ondivaga compiuta in questo saggio.
Momentaneamente non ordinabile

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Pesci delle Maldive
Pesci delle Maldive

Ghisotti Andrea
Siviglia
Siviglia

Carlos Pascual
Pesce facile
Pesce facile

P. Piazzesi