Sulla rotta per la Sicilia: l'Epiro, Corcira e l'Occidente
Storicamente interessato dai più antichi fenomeni migratori e insediativi delle tribù indoeuropee nella penisola balcanica, per la sua posizione decentrata rispetto ai poli principali dello sviluppo ellenico, l'Epiro è fra le regioni che hanno conservato più a lungo modi di vita, forme di occupazione e di sfruttamento del territorio, strutture socio-politiche originarie. Per quanto non direttamente coinvolto nei fenomeni di espansione coloniale in Occidente, tali caratteristiche lo rendono un importante terreno di confronto per i fenomeni di insediamento greco in Magna Grecia, soprattutto riguardo ai modi di gestione del territorio, ai culti, al problema dei rapporti interni fra realtà etniche fra loro non omogenee. Come per altri territori della cosiddetta 'grecità di frontiera', anche per l'Epiro la ricerca ha recentemente ripreso spunti e suggestioni di studi divenuti ormai 'classici' sulla regione. L'ethnos molosso, in particolare, è stato oggetto di rinnovata attenzione. Ne sono state, infatti, tracciate le linee di sviluppo dall'età arcaica sino all'età ellenistica, inquadrandole nel più complesso panorama dei rapporti tra le tribù dell'Epiro e i Greci delle poleis, in un primo momento, e successivamente dei regni ellenistici.
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