Pisa e la massoneria
Le logge massoniche pisane, da subito dopo il periodo d'influenza bonapartista fino ad inizio novecento, sono caratterizzate da istanze di unificazione dell'Italia e dalla partecipazione piena e incondizionata alle vicende risorgimentali e irredentiste. Protagonisti prima dell'insurrezione e poi della costruzione della Nuova Italia, sono molti i massoni pisani che dopo aver riempito le pagine dei rapporti di polizia, segnalati come Patriotti, "pericolosi democratici, repubblicani e sovversivi", figureranno tra i protagonisti della costruzione sociale, politica e culturale dell'Italia unita. A centocinquanta anni dall'Unità, in questa solenne ricorrenza, ha un senso ricordare il contributo di tutte le componenti culturali che si resero protagoniste della causa risorgimentale, ivi compresa quella massonica. Buona parte delle vicende storiche che si sono narrate nel tentativo di presentare un profilo storico della massoneria pisana, hanno questo comune denominatore. Vite spese nella più assoluta dedizione agli ideali di fratellanza, libertà ed eguaglianza, a sostegno delle prime grandi battaglie civili affrontate nel nostro paese, nelle istituzioni locali come nel Parlamento Nazionale. Fra i vari argomenti presenti in questo volume si segnalano: le date di nascita (dove erano note) degli affiliati alla Massoneria pisana (1861-1925); individuazione delle sedi di diverse logge (casa Aghib, Balbiani, Mastiani Brunacci, Montel, ecc.).
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