Nobili, patrizi e cavalieri. Contributi alla storia dei ceti dirigenti toscani nel Settecento
Il volume raccoglie quattro recenti saggi e relazioni congressuali, pubblicati negli anni 2006-2010, che vengono riproposti con modifiche più o meno rilevanti, spesso anche molto ampie, dirette ad armonizzarne i testi e gli apparati delle note, nonché a meglio precisarne o a svilupparne il contenuto. Le indagini ruotano intorno alla legge nobiliare toscana del 1750 e all'edizione definitiva e aggiornata - di qualche anno antecedente - degli statuti dell'Ordine dei Cavalieri di Santo Stefano. I protagonisti sono alcuni dei personaggi più significativi della vita politica e amministrativa del Granducato all'epoca della Reggenza, quali Pompeo Neri, Giulio Rucellai, Pio dal Borgo, Antonio Mormorai e, da ultimo, il curatore e interprete della raccolta della legislazione medicea e della prima età lorenese, Lorenzo Cantini. Costituiscono l'oggetto di questi studi i lineamenti storico-istituzionali dei ceti dirigenti all'inizio delle riforme settecentesche e soprattutto quelli della nobiltà civica, o, per meglio dire, delle nobiltà civiche proprie delle varie comunità della Toscana.
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