In rapido volo, con morbida voce. L'immaginazione come ponte tra infanzia e adultità
Per due anni, in alcune scuole dell'infanzia, alcuni giovani filosofi hanno dato vita, insieme alle insegnanti, a un laboratorio pedagogico per ragionare con i bambini delle cose del mondo (il potere, l'uomo e la donna, i conflitti, le regole e il disobbedire, la punizione, i nemici, la ricchezza e la povertà). Si è così immaginato di costruire una città ideale e la si è messa in scena affrontando di volta in volta i vari problemi e arrivando alla costruzione condivisa di ipotesi e soluzioni. Utilizzando la drammatizzazione e il travestimento, sulla falsariga di alcune opere classiche (in particolare "Gli uccelli" di Aristofane), è stato possibile coinvolgere i piccoli allievi e permettere loro di avventurarsi in maniera ludica nell'ambito delle questioni filosofiche più tradizionali quali quelle legate al bene e al male, alla felicità e al dolore, all'amicizia e agli affetti, alle problematiche della convivenza e alla necessità di regole condivise, al conflitto e alla sua interpretazione.
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