L'uomo dei ragni e altri racconti. Per una psichiatria antropologicamente fondata
Negli otto racconti contenuti in questo libro, l'autrice si confronta con le falde nascoste e segrete di un'interiorità incrinata dalla psicosi, con la vertigine del dolore e dell'angoscia, con la disperazione e la speranza. Nel libro emerge la vita e l'esperienza sia di chi cura come di chi è curato; affiorano le emozioni, gli affetti, che possono incendiarsi e ammalarsi, inaridirsi e svuotarsi e che comunque testimoniano in ogni caso la pulsante vitalità delle anime ferite e travolte dalla sofferenza e dall'angoscia. La malattia psichica letta nell'orizzonte della psichiatria antropologica di matrice fenomenologica (binswangeriana e jaspersiana) si trasforma da evento naturale, bruciato dall'insignificanza, in un'esperienza umana storica, carica di senso. Un messaggio unisce le storie narrate: il grido di vita e l'anelito al suo significato che palpita dietro e dentro la malattia. Nel mistero che è la vita si accende la speranza e si rinnova quotidianamente l'avventura drammatica anche per chi si trova a curare e accompagnare coloro che vivono nella sofferenza psichica e i loro familiari.
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