Scatole stupide. Per un uso consapevole dei media
Televisione, computer, telefonini... sono strumenti mediatici con i quali interagiamo quotidianamente, ma quale funzione svolgono rispetto all'acquisizione di nuove conoscenze e competenze? Sono mezzi di informazione, di formazione, oppure si tratta semplicemente di scatole stupide, che offrono notizie parziali, filtrate da organismi di controllo di carattere socio-economico-politico, le quali finiscono per ammaliare l'utente rendendolo privo di una propria criticità di pensiero? Nella società dell'informazione questo tipo di riflessione acquista una notevole importanza soprattutto per lo sviluppo del pensiero delle nuove generazioni. Si corre il rischio di perdere la capacità di pensare, di riflettere e di agire consapevolmente. Per questo motivo le diverse agenzie educative, scuola, famiglia, associazionismo sono chiamate ad intervenire attraverso la formazione dei giovani allo sviluppo ed al potenziamento del pensiero critico. In tal maniera è possibile favorire la crescita di cittadini consapevoli e liberi dagli idola che possono ingannare la percezione della realtà. Un volume fatto di contributi diversi che spaziano dalle teorie della comunicazione, alla media education, a ricerche sul campo, ma tutti finalizzati ad un unico obiettivo: la formazione di soggetti capaci di agire e di interagire nella realtà e con i media in maniera critica e consapevole. Con scritti di: Marco Mannucci, Gianluca Caputo, Sondra Cerrai, Michela Salcioli.
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