Sull'esecuzione testuale. Dal testo letterario alla performance
Cosa significa eseguire un testo letterario? È a partire da questa domanda che si tenta di tracciare una mappa delle possibili interpretazioni del concetto di 'performance' applicato al dominio artistico. Se l'opera viene considerata come un bacino di significazioni che attendono di essere attivate mediante l'esperienza della lettura, allora ogni ricodificazione del testo, a questa successiva, sarà un esempio di come lo si possa eseguire: attraverso una traduzione, una riscrittura o, infine, un adattamento scenico, cinematografico o radiofonico. Dati questi tre percorsi privilegiati, la mappatura della 'performance' fa leva essenzialmente su due problemi di fondo, il 'codice' e il 'canale', mettendo in evidenza quelle tracce linguistiche che inscrivono nell'enunciato la sua possibile esecuzione scenico-pragmatica. L'assetto teorico viene di volta in volta messo alla prova in una serie di saggi critici: sulla poesia di John Donne, di Dylan Thomas, di James Joyce, di T.S. Eliot, di Stéphane Mallarmé; su esperimenti specifici di transcodificazione musicale (Stravinskij-Thomas; Johnson-Stravinskij-Shakespeare; Picasso-Eluard-Poulenc); infine, sulle potenzialità sceniche di un dramma simbolista come la "Salomè" di Wilde.
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