Liriche per voce e pianoforte. Catalogo. Ediz. critica

Liriche per voce e pianoforte. Catalogo. Ediz. critica

Rispetto agli alti livelli artistici ottenuti dal genere liederistico in Germania, la lirica italiana è stata per lungo tempo sottovalutata dalla critica. L'eccessiva facilità del linguaggio vocale e la convenzionalità di certi testi poetici hanno indotto gli studiosi a considerare la lirica come un genere minore rispetto alla coeva produzione di arie e romanze d'opera. Ciò non significa che la lirica per voce e pianoforte non abbia avuto anche in Italia una sua fortuna. La suggestiva linea melodica, la freschezza dell'ispirazione, l'eleganza delle forme di cui essa fu spesso capace ne fecero, anzi, uno dei generi di intrattenimento più diffusi del secondo Ottocento. Si ha quindi l'impressione che, per quanto si sia sempre mantenuta nei limiti di un genere minore, la lirica per voce e pianoforte abbia conosciuto una fortuna solida ed ininterrotta. Si tratta di un genere, dunque, popolare e d'evasione, al quale anche Alfredo Catalani si rivolse senza tuttavia oltrepassarne i limiti. Il volime di Elisabetta Bacci presenta, quindi, dopo un'introduzione storica, il catalogo e le edizioni di tutte le quattordici liriche di cui siamo in possesso, con lo scopo di mettere a disposizione di studiosi e musicisti un piacevole repertorio quasi del tutto sconosciuto e difficilmente reperibile.
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