Creatività nella psicologia letteraria, drammatica e filmica
Sulla scia degli altri volumi degli stessi autori pubblicati precedentemente in questa collana, quest'opera propone saggi su Euripide, James Joyce, Franz Kafka, Ingmar Bergman, Carl Theodor Dreyer, Anton Cechov, Cesare Pavese e Federico Garcia Lorca. La metodologia di indagine non è cambiata: viene privilegiato il confronto diretto con il testo cui si aggiunge uno sguardo alla biografia di ciascun artista e alle sue opere. La psicanalisi è una delle chiavi di lettura ma si esclude qualsiasi interpretazione in chiave dogmatica. La psicopatologia fa parte dell'indagine e il fine preciso degli autori è di proporre ipotesi interpretative e dare possibili chiarificazioni delle motivazioni che hanno portato alla stesura del testo e alla creazione dei personaggi. La ricerca non ha pretese di esclusività e vuole solo affiancarsi, come nei volumi precedenti, alla critica letteraria e/o filosofica. Presupposto essenziale resta il concetto che la creatività artistico-letteraria è l'esito di un impegno globale della mente per cui molti elementi sfuggono all'Io e sono riversati direttamente nell'opera. Fine ultimo resta quindi la decodificazione di simboli, metafore ed espressioni figurative che si cerca di tradurre in messaggio comprensibile anche in termini concettuali.
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