ICT e lavoro flessibile. Modelli organizzativi, contrattazione collettiva e autonomia individuale
Il settore dell'Information and Communication Technology (ICT) rappresenta un paradigma di complessità della moderna organizzazione produttiva. In questa convivono esigenze non del tutto univoche e convergenti e le forti richieste di flessibilità si accompagnano a un altrettanto vitale bisogno di risorse umane professionalizzate e "fidelizzate". Partendo da tale analisi di fatto, pure svolta nel volume, gli autori esaminano tipi negoziali e tecniche che le prassi manageriali e l'ordinamento del lavoro offrono all'impresa (segnatamente a quella ICT) per acquisire e gestire forza lavoro, verificando se, ed entro quali limiti, regole e strumenti, legali e contrattuali, finora predisposti riescano a soddisfare le accennate esigenze di flessibilità, per un verso, ed il descritto bisogno di alta formazione e specializzazione delle risorse umane tipico di tali imprese, per l'altro verso. La scommessa dei prossimi anni sembra essere quella non soltanto di contemperare flessibilità e diritti del lavoratore ma anche di accogliere e regolare una flessibilità che serva ad accumulare capitale sociale: questo, come rileva Lorenzo Zoppoli, è posseduto dal nostro paese in misura ridotta e negli ultimi anni è stato anche dilapidato con incredibile leggerezza.
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