Maimonide e il suo tempo
"Da Mosè a Mosè, nessuno è grande come Mosè": in queste proverbiali parole sono riassunte la straordinaria ammirazione e l'eccezionale considerazione che, nell'ambito dell'ebraismo, hanno da sempre accompagnato la figura di Mosè Maimonide (1138-1204). Filosofo, teologo, fisico, medico, scienziato del diritto, studioso della Scrittura, Maimonide nacque a Cordova in un'epoca in cui al-Andalus rappresentava ancora un punto d'incontro fra diverse espressioni spirituali: quelle legate alle tre grandi religioni monoteistiche e quella risalente alla Grecia classica. Costretto ad abbandonare la Spagna a causa della politica intollerante degli Almohadi, Maimonide visse a lungo in Marocco e a Gerusalemme, per stabilirsi infine al Cairo, dove divenne medico personale del sultano Salah ed-Din (il Saladino). Conformemente alla vastità dei suoi interessi, il pensiero maimonideo ha esercitato una duratura influenza sulle più svariate discipline scientifiche e letterarie: dalla filosofia alla giurisprudenza, dalla medicina ai rapporti fra ebraismo, islamismo e cultura latina.
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