La videosorveglianza. Uno sguardo senza volto
Il numero di telecamere con finalità di deterrenza alla criminalità è fortemente aumentato all'interno delle nostre città, tanto da poter affermare che la videosorveglianza sia diventata una tendenza generalizzata a livello internazionale. Attraverso un approccio sociologico, l'autore si interroga sugli aspetti implicati nell'utilizzo degli "occhi elettronici", con particolare riferimento allo spazio urbano, alle logiche di controllo e simulazione e, infine, ai rischi di invasione della privacy. Il volume raccoglie anche i principali risultati di una ricerca sociale empirica svoltasi nella città di Milano nel corso del 2005. L'indagine, tra le prime di questo genere in ambito nazionale, è stata focalizzata sia sugli operatori alla videosorveglianza sia sui cittadini ed ha messo in luce alcune criticità inerenti all'impiego di questo mezzo di prevenzione. Si dimostra che una nuova "sociologia della sorveglianza" potrebbe svilupparsi anche in Italia, stimolando un dibattito scientifico che ha molto da offrire alle scienze sociali.
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