Fuori dalla linearità delle cose semplici. Migranti albanesi di prima e seconda generazione
Il volume mette a confronto la prima e la seconda generazione di migranti albanesi. Mentre i genitori hanno dovuto affrontare le maggiori difficoltà dell'inserimento in Italia, ma con un elevato ancoraggio culturale, ciò non avviene per i loro figli, che per questo esprimono una forma di disagio più sottile, ma non meno sofferta, particolare nella molteplicità del processo migratorio. Poco desiderati, ma desiderosi di costruire un loro futuro, i figli dell'immigrazione sono obbligati a confrontarsi con le proprie origini. La perdita di una grande narrazione e la frammentazione della propria esperienza riducono la certezza di riferimenti culturali, ai quali non si può rinunciare se si vuole mantenere aperto un progetto di vita. In questo senso il caso della migrazione albanese è emblematico. Partendo da queste tematiche, il volume si conclude con un'analisi del dibattito relativo alle seconde generazioni.