Il soggetto e il sociale. Alfred Schutz e il mondo «taken for granted»
Nelle analisi di Alfred Schutz soggettività e socialità emergono da uno sfondo cruciale, quello del mondo taken for granted. Quest'ultimo non si configura come frutto di una semplice e passiva accettazione, ma come risultato di un processo di costituzione o, più analiticamente, di un processo di assunzione-ricostituzione incessantemente ripetuto che colloca comunque il soggetto strutturalmente al suo centro. Soggetto eminentemente attivo, malgrado la presenza di una dimensione latamente passiva, come emerge dalle analisi di vari "luoghi" fondamentali del pensiero di Schutz come le routine, i modelli culturali, la struttura della coscienza, il sistema delle rilevanze. In questo percorso il taken for granted rivela il suo vero volto di tratto strumentale, ancillare rispetto alle dimensioni più egoimplicanti e "alte" dell'agire. La fenomenologia dell'azione mostra così una innegabile dimensione critica. Mostra che ciò che è dato senz'altro nell'atteggiamento naturale è una costruzione continua degli attori: il mondo, tutto il mondo, la realtà, tutta la realtà, le infinite province finite di significato sono una costruzione continua degli attori.
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