Prossimità e sviluppo. Spazie e relazioni economiche tra il Mezzogiorno e i paesi dell'Europa balcanica

Prossimità e sviluppo. Spazie e relazioni economiche tra il Mezzogiorno e i paesi dell'Europa balcanica

In turco "balkan" significa "monte" e questo è certamente il carattere fisico fondamentale del territorio che, al di là dell'Adriatico, complessivamente occupa poco meno di 850mila chilometri quadri e ospita poco oltre 76 milioni di persone. Guardare a quelle terre è per gli italiani, specie se meridionali, e in particolare pugliesi, allo stesso tempo una missione e, si passi il termine, una condanna. I Balcani sono la banlieue d'Europa, periferia ribollente di livore e rivoluzione, oppure una potenzialità propizia per noi? I saggi qui raccolti danno un contributo di conoscenza e una chiave interpretativa dell'evoluzione passata, presente e prospettica dei nostri rapporti commerciali con quelle terre e quei popoli, fornendo una "mappa" organica, quasi una panoramica in campo lungo, delle molteplici realtà in cui quell'ampio territorio si articola, e approfondendo, come caso di studio non fortuito, l'interscambio tra la nostra regione e la Romania, aspirante all'ingresso nella UE e realtà privilegiata per numerosi imprenditori pugliesi. Il contributo dello storico, poi, fa luce su un lontano e non risolto progetto di integrazione produttiva tra l'Italia e il suo vicino orientale. Da un allargamento dell'Europa e dalla politica di prossimità possono venire spazi preziosi per le regioni italiane ancora interessate alla crescita pur non essendo più aree arretrate.
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