Il confine invisibile. L'élite ebraica di Firenze 18401914
Come si alimenta, e come si trasforma, la diaspora ebraica? La storia dell'ebraismo contemporaneo si è concentrata, in Italia, sui mutamenti giuridico-istituzionali che accompagnarono l'emancipazione, sul dibattito intorno all'uguaglianza, sulle persecuzioni e la Shoah, trascurando le dinamiche soggettive e più ampiamente sociali che trasformarono, tra '800 e '900, la vita individuale e collettiva degli ebrei italiani. Scopo di questo volume è invece quello di investigare, sulla base di uno studio di caso, le implicazioni identitarie e sociali dell'integrazione ebraica nell'Italia liberale. In questa direzione la ricerca si arricchisce di un'attenzione comparativa che dilata la dimensione locale all'interno di una prospettiva narrativa e metodologica che tiene presenti, nell'analizzare la polarità identità-assimilazione, il contesto generale e i processi storici di lungo periodo. Il libro analizza le pratiche sociali azionate dalle reti familiari (i matrimoni, le strategie ereditarie ed economiche, le migrazioni, le relazioni di affari, la socialità) evidenziando come la borghesia di origine ebraica abbia conservato, nel processo di emancipazione, i tratti di un'identità di gruppo tanto ibrida e dialogante quanto specifica, che non prescinde da una percezione soggettiva e genealogica dell'appartenenza.
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