Deviazioni standard. Su e giù per la nuova Asia
Tra la metà degli anni Ottanta e Novanta l'area compresa tra Giappone, India e Sudest Asiatico non rappresentò soltanto l'incubo di Stati Uniti ed Europa, che vedevano messa in discussione la loro supremazia economica, fu anche un immenso parco giochi in cui una generazione di hippy griffati e tecnologici dissiparono i giorni a velocità digitale. Tra loro, per un periodo, ci fu anche Karl Taro Greenfeld, il dissacrante scrittore nippoamericano. Con il suo stile personale, a metà tra la narrativa e il reportage, Greenfeld compie una cavalcata a ritroso fra transessuali thailandesi, speculatori internazionali nel boom indonesiano, insegnanti di inglese frustrati. Il libro si presenta anche come una confessione cruda e autoironica dei fallimenti del suo autore.
Momentaneamente non ordinabile