I Maigret: La balera da due soldi-L'ombra cinese-Il caso Saint-Fiacre-La casa dei fiamminghi-Il porto delle nebbie. Vol. 3
Terzo volume della raccolta delle opere di Maigret La balera da due soldi Un tardo pomeriggio radioso. Un sole quasi languido nelle strade tranquille della Rive Gauche. E ovunque la gioia di vivere, sui visi, nei mille rumori familiari della strada. Ci sono giorni come questo, in cui l'esistenza è meno banale, e i passanti sui marciapiedi, i tram e le auto sembrano uscire da una fiaba. L’ombra cinese Le dieci di sera. I cancelli del giardino al centro di place des Vosges erano chiusi; la piazza era deserta: solo le tracce lucide lasciate dalle macchine sull'asfalto e il canto ininterrotto delle fontane, gli alberi senza foglie e la linea monotona dei tetti che si stagliavano uniformi contro il cielo. Il caso Saint-Fiacre Pochi colpi sommessi alla porta; il rumore di un oggetto posato sul pavimento; una voce timida: «Sono le cinque e mezzo! È appena suonata la prima campana della messa...». La casa dei fiamminghi Quando Maigret scese dal treno alla stazione di Givet, la prima persona che vide, proprio davanti al suo scompartimento, fu Anna Peeters. Nemmeno avesse previsto che si sarebbe fermato esattamente in quel punto del marciapiede! Non ne pareva sorpresa, e neppure compiaciuta. Il porto delle nebbie Quando avevano lasciato Parigi, verso le tre del pomeriggio, la folla brulicava ancora sotto un pallido sole autunnale. Poi, verso Mantes, si erano accese le lampade dello scompartimento. A Évreux, fuori era tutto buio. E adesso, attraverso i finestrini lungo i quali scivolavano gocce di vapore, si vedeva una fitta nebbia che circondava di un alone lattiginoso le luci della strada ferrata.