Complicato atto d'amore (Un)
Nomi Nickel ha sedici anni e vive a East Village, un paese sprofondato nelle praterie canadesi, imbevuto di una luce fredda e depressiva e di un silenzio che conduce a "morire asfissiati di infelicità inespressa". Un silenzio violato solo dai Tir che di notte rombano verso lontani macelli, evocando inesorabili l'unica attività produttiva del posto - "il massacro dei polli". Come se non bastasse, il paese di Nomi è popolato da una austera comunità religiosa mennonita - ai suoi occhi "la sottosetta più sfigata del mondo" -, che ha scelto di isolarsi dal resto dell'umanità trasformando la vita in un "facsimile della morte". Naturalmente per preservarsi dal Male. E proprio questo ordine ossessivo e claustrofobico, a cui anche i Nickel soggiacciono, sarà all'origine di una catastrofe familiare che lascerà Nomi attonita e straziata. Rimasta sola con il padre, devoto e schivo, nella casa dove i mobili scompaiono via via come le persone, Nomi affronterà la legge feroce dell'ortodossia col suo sguardo anarchico e amorale, attraverso vicende che ci narra con contagiosa vis comica, iniettando nel racconto un'energia immaginosa e sensuale che non abbandona il lettore neppure per un istante - e fa di lui il suo più irriducibile alleato.
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