Signore e signori

Signore e signori

Chi ha letto Nudi e crudi, La cerimonia del massaggio o La signora nel furgone sa già che la sulfurea comicità di Alan Bennett si sprigiona perlopiù da situazioni apparentemente dimesse: un appartamento svaligiato, una commemorazione funebre, i rapsodici contatti con una barbona invadente e non troppo amabile. Ma nei celeberrimi monologhi per la televisione - trasmessi dalla BBC nel 1987 e affidati all'interpretazione delle più grandi attrici inglesi, da Julie Walters a Maggie Smith, nonché dell'autore stesso - Bennett è andato molto oltre, strappando il massimo di ilarità a un pretesto, anche scenico, ridotto al minimo. E pur essendo, di fatto, una forma a sé - un po' commedie per voce sola, un po' "versioni rudimentali di un racconto" -, questi monologhi costituiscono la migliore introduzione possibile al mondo di Bennett, dove le leggi della logica prima o poi si incagliano su un dettaglio incongruo, finendo per ritorcersi contro chi cercava di applicarle. Come accade al Graham di "Una patatina nello zucchero", costretto a dibattere serissimamente con la madre se l'anziano - ma decisamente vitale - spasimante di lei sia o non sia "un tipo da copriteiera", e poi obbligato a prendere atto che "la fase del copriteiera è già superata, mi sa". O a Lesley, l'agguerrita attrice della Sua grande occasione, che, avendo fatto notare a un attrezzista di essere stata scelta perché qualcuno si era accorto delle sue idee molto precise sulla parte, si sente seraficamente rispondere: "Più che altro si sono accorti che hai un giropetto di novantacinque centimetri". Talking Heads è apparso per la prima volta nel 1998.
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