Del mangiare carne. Trattati sugli animali
Mangiare carne non è una condizione naturale dell'umanità, ma un passaggio traumatico nella sua storia. Con esso l'uomo, animale predato, passava dalla parte dei predatori. Ciò implicava vivere della regolare uccisione degli animali - e insieme trasformare la fisiologia dell'uomo. Contro la dieta carnea Plutarco compose un testo essenziale per chi voglia comprendere le ragioni di una controversia che il tempo non ha spento: il trattato "Del mangiare carne". Insieme agli altri due scritti qui raccolti ("Gli animali usano la ragione" e "L'intelligenza degli animali di terra e di mare"), questo opuscolo dei "Moralia" documenta l'energia con cui Plutarco adotta una posizione controcorrente, attaccando l'antropocentrismo che domina la concezione greca dell'universo. Egli intende dimostrare che anche gli animali orientano il loro comportamento secondo razionalità, senso morale e giustizia, e per avvalorare il loro asserto si serve di un'estesa casistica, in cui la realtà si alterna alla leggenda e l'osservazione diretta viene integrata dai materiali della letteratura. E l'argomentazione è sostenuta dall'estro e dalla sapienza di un grande scrittore.
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