Sicuramente più conosciuta, almeno al grande pubblico, per opere come Il cardillo addolorato o Il mare non bagna Napoli, la Ortese diede prova della sua qualità letteraria anche in opere giovanili come quelle di cui parliamo qui. I due racconti Il Monaciello di Napoli e Il fantasma apparvero quando la Ortese era poco più che venticinquenne su due riviste: Ateneo Veneto e Nove Maggio. Sono, questi, due racconti non privi di interesse per comprendere la successiva produzione letteraria della scrittrice e la sua poetica. Interessanti e fondamentali, si può dire, dal momento che vi sono anche qui alcuni elementi ricorrenti nelle pagine di Anna Maria Ortese, come un non nascosto elemento autobiografico, trasfigurato in un’interiorità narrante avviluppato in simboli e immagini spesso arcaiche ed estetizzanti...
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