Il gabinetto delle meraviglie di Mr. Wilson
Di improbabile, elusivo e deliziosamente folle il Museum of Jurassic Technology, seicentesco "gabinetto di meraviglie" scoperto quasi per caso da Weschler nel mezzo della distesa suburbana di Los Angeles, non ha soltanto l'ubicazione o il nome: non sono da meno gli allestimenti, le peripezie da cui ha tratto origine e lo stesso titolare David Wilson. Per i 2 dollari e 50 del biglietto sarà lui il vostro Virgilio in una discesa 'ad infera' da cui, è garantito, non uscirete come prima. Dinnanzi ai prodigi di natura e ai bizzarri reperti esposti nelle sale - favolosi pipistrelli in grado di trapassare corpi solidi finalmente imprigionati in blocchi di piombo, formiche "stridulanti" impazzite per inalazioni di spore fungine, corni umani resecati dal capo di distinte signore inglesi - il visitatore è rapito, in bilico tra perplessità e stupefazione.Ma in fondo il vero obiettivo di Wilson, come anche di Weschler in questo vertiginoso 'diverissement', è di produrre uno spaesamento capace di ricreare quello stato fluttuante e precario che da sempre è terreno fecondo di scoperta e di invenzione: tema, questo, compiutamente sviluppato nell'excursus sulle "Wunderkammern", le prime incarnazioni del Museo Giurassico, a sottolineare provocatoriamente, con il godimento della meraviglia, l'insostituibile funzione del dubbio e dell'incertezza nella scienza.
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