Appunti filosofici 1867-1869. Omero e la filologia classica
I testi contenuti in questo volume sono nella loro quasi totalità inediti in italiano e appartengono al periodo anteriore all "Nascita della tragedia", situandosi così fra il servizio militare e l'ultimo inverno trascorso a Lipsia. Periodo decisivo per la formazione filosofica di Nietzsche e troppo poco conosciuto, come testimoniano innanzitutto uno scritto della primavera del 1868, in cui il ventitreenne filosofo sottopone le contraddizioni del sistema schopenhaueriano a una serrata analisi critica, e gli appunti, risalenti allo stesso torno di tempo, per una dissertazione sul "concetto di organico da Kant in poi", dove compaiono già alcuni dei temi centrali della "filosofia della vita" nietzscheana. Particolarmente importanti, poi, sono i frammenti relativi ai progettati studi su Democrito e sulla "storia degli studi letterari": nei primi Nietzsche inaugura quell'approccio "monumentale" ai filosofi preplatonici da cui nascerà la "Filosofia nell'epoca tragica dei Greci", nei secondi riflette sulla propria attività filologica e sulla possibilità e sui limiti della scienza storica in generale. Infine, nella prolusione di Basilea su "Omero e la filologia classica" Nietzsche vuol dare un esempio di come la ricerca filologica non sia condannata a un triste isolamento ma abbia il compito specifico di porsi problemi decisivi per la "vita complessiva della scienza e della cultura". Nel loro insieme questi testi modificano in modo sostanziale l'immagine corrente del giovane Nietzsche.
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