Memento mori
Una cerchia di anziani signori e signore londinesi, tutti agiati membri della migliore società, riceve successivamente una telefonata misteriosa con il seguente messaggio: "Ricorda che devi morire". Questo segnale, che all'inizio appare come un fastidioso disturbo, alla fine risulterà essere il primo artificio di una vendetta sottilmente escogitata. A poco a poco, l'anonima minaccia rivela una rete di rapporti alquanto sordidi e perversi, come se possedesse la salutare qualità di portare alla luce tutto ciò che un gruppo ben selezionato di persone può celare in fatto di menzogne, tradimenti, invidie, rancori, ricatti, debolezze, violenze, inganni, duplicità, crudeltà. E la narrazione procede con passo leggero e spedito, con magistrali spostamenti di prospettiva, tracciando un percorso che ha l'astratta bellezza di una figura geometrica e insieme una minuta rispondenza psicologica ai vari caratteri. Pubblicato per la prima volta nel 1959, questo gioiello dello humour nero, oggi considerato uno dei romanzi inglesi memorabili degli ultimi decenni, fu così accolto da Graham Greene: "Macabro ed esilarante, mi ha incantato come pochi altri romanzi".
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