Alessandro o il falso profeta
Luciano fu un pò il Diderot dell'antichità: prosatore ironico e brillante, narratore dal taglio modernissimo, saggista divagante e delizioso. "Alessandro, o Il falso profeta" è la storia di un grandioso mistificatore - vissuto negli anni di Luciano stesso -, del quale rimangono tracce in gemme, monete, iscrizioni. Alessandro si presenta all'inizio come un avventuriero pieno di sogni, che voleva superare la gloria di Alessandro Magno. E di fatto non riuscì a poco. Nato nell'oscura Paflagonia, cominciò prostituendosi e sfruttando un'amante matura. Ma ben altre erano le sue aspirazioni: attraverso una serie di vicende e di trucchi esilaranti riuscì a fondare un oracolo dove le folle accorrevano e lo ammiravano come un essere divino. Morì celebre e il suo culto durò nei luoghi vicini all'oracolo per più di un secolo. L'asciutto, vibrante resoconto della sua vita che ci ha lasciato Luciano è una meraviglia in sé, ma anche una testimonianza inestimabile sulla vita della tarda paganità, quando i Misteri si autoparodiavano e già i cristiani si apprestavano a sopraffarli, instaurando un nuovo mistero.
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