Del pensare breve
La peculiarità del pensiero di Sgalambro non è forse mai apparsa così chiaramente come in questo libro, che si presenta come un "cervello messo a nudo", una rete di nervi speculati, un monologo notturno, continuamente spezzato, fatto di rapide accensioni del pensiero, prima che torni alla sua tenebra naturale. Il contrario della verbosità sistematica, che pretende dalla realtà di essere "una volta per tutte pensiero". Qui invece pezzi sconnessi della realtà diventano pensiero "volta per volta". L'effetto è sconcertante e dà una scossa salutare. Il "metodo ipocondriaco" spregiato da Hegel come qualcosa che, nel migliore dei casi, potrebbe nascondere un "talento poetico", ma non speculativo, viene qui rivendicato ironicamente come il "sangue blu" del pensiero. Quanto al "talento poetico", ne testimonia la tensione della prosa, inconfondibile nella sua mescolanza di pathos e sarcasmo.
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