Trattato del ribelle

Trattato del ribelle

Nei primi anni del dopoguerra, mentre si andava delineando quella integrazione planetaria nel nome della tecnica che oggi è sotto gli occhi di tutti, Ernst Junger elaborò questo testo, apparso nel 1951, oggi più affilato che mai. La figura del ribelle jungeriano corrisponde a quella dell''anarca', del singolo braccato da un ordine che esige innanzitutto un controllo capillare e al quale egli sfugge scegliendo di "passare al bosco" - dissociandosi, una volta per sempre, dalla società. Il Ribelle jungeriano sente di non appartenere più a niente e "varca con le proprie forze il meridiano zero". Tutta l'eredità del nichilismo, del radicalismo romantico e della furia anti-moderna si concentra in questa figura, qui osservata come facendo ruotare un cristallo. Letto oggi, questo testo appare di una impressionante preveggenza, quasi un guanto di sfida gettato in nome di una libertà preziosa: "la libertà di dire no".
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