Anatol

Anatol

Anatol, la voce che parla in questo libro, è una mente che si racconta. Non accumula episodi. Disegna i tratti sghembi di un personaggio che ormai "un numero incredibilmente piccolo di individui" conosce: il filosofo. Come apparirà? "Pacifico, con l'aria di un conciapelli in vacanza... eppure i segreti del mondo passano per le sue mani". Subito l'aria trema di un sarcasmo violento. Questo filosofo è quanto di meno conciliante possiamo immaginare. Con lui torniamo a sentire "quel che di cupo e fatale c'è in fondo a ogni idea". Quale funzione si attribuisce? Riscrivere "Il mondo come volontà e rappresentazione" di Schopenhauer, "senza cambiarne una riga", con un solo corollario: che il mondo è rappresentazione di una rappresentazione. "Riteneva che era più esaltante ridire che inventare". Però, se vogliamo sentire qualcosa che ci fa sussultare per la sua novità, a proposito di parole abusate o impossibili come 'tecnica' o 'bello' o 'bene', apriamo le pagine di questo libro... E ricordiamo: "La filosofia genera mostri e non 'toilettes de circonstance".
Al momento non disponibile, ordinabile in 3 settimane circa

Dettagli Libro

Libri che ti potrebbero interessare

Anatol
Anatol

Manlio Sgalambro
Del pensare breve
Del pensare breve

Manlio Sgalambro
Del pensare breve
Del pensare breve

Manlio Sgalambro
La filosofia delle università
La filosofia delle università

Giorgio Colli, Manlio Sgalambro, Arthur Schopenhauer, G. Colli
Dialogo teologico
Dialogo teologico

Manlio Sgalambro