Vita privata del maresciallo di Richelieu
Il maresciallo di Richelieu fu un illustre condottiero, ma ancora più illustre come conquistatore, e quasi predatore, di donne. Già a quindici anni si nascondeva dietro le tende della duchessa di Borgogna, Delfina di Francia. E da allora sino alla sua estrema vecchiaia di "macchina galante" non cessò mai di ordire intrighi con donne di ogni rango, suscitando una quantità di vicende, generalmente leggere, che però talvolta si volgevano in dramma, sino a costringere lo stratega libertino a tre soggiorni forzati alla Bastiglia. Così la sua figura servì probabilmente da modello sia per il tenero Cherubino di Beaumarchais che per il crudele Valmont di Laclos. Tre anni dopo la sua morte, nel 1791, apparve anonima quasta "Vita privata", dove il maresciallo passa in rassegna i trofei erotici della sua giovinezza. Si tratta di storie che spesso erano già diventate notissime, e vengono rielaborate sulla base dei documenti degli archivi del maresciallo.Il ritmo è rapido, la prosa tagliente: il risultato un libro che, come subito osservò Chamfort, "in qualsiasi epoca dovrebbe suscitare la curiosità". E aggiungeva: "Basterebbe da solo a farci misurare l'abisso da cui usciamo". Di fatto, sarebbe difficile pensare un quadro più perfetto dell'Ancien Régime, nella luce dell'arbitrio, dell'insolenza e della sfida erotica.
Momentaneamente non ordinabile