Il signore di Parigi. Racconto
"All'inizio dell'anno 1788 si ritrovarono una sera, in una casa della buona società, alcuni personaggi della vita mondana e intellettuale di Parigi. Chamfort lesse un suo racconto blasfemo e licenzioso, che le madame ascoltarono ""senza ricorrere ai loro ventagli"". La conversazione proseguì abbandonandosi a quella temeraria sventatezza che allora appariva del tutto naturale. A un tratto prese la parola, con voce bassissima, lo scrittore Cazotte: e in poche battute profetizzò che i presenti, lui stesso incluso, e molti altri ancora, avrebbero presto incontrato una morte violenta nel corso di quella rivoluzione che vagheggiavano. Raccontata da La Harpe, ripresa da Nerval e molti altri, la ""Profezia di Cazotte"" è presto diventata un evento nel mito rivoluzionario. Su di esso Lernet-Holenia ha costruito, in questo limpido e terribile racconto, una variazione. Nella sua profezia, Cazotte salva dalla condanna solo due fra le persone che lo circondavano: il nobile Brakenbourg e la bella Madelon, rivoluzionaria in incognito. ""Il signore di Parigi"" (1951) è la storia dell'intrecciarsi di amore, morte e destino nelle vicende di questi due esseri, che 'non possono' perdersi nel turbine della rivoluzione, attraverso inganni, mascheramenti, sdoppiamenti. Qui ""passato e futuro, spazio e tempo, vita e morte si scambiano i ruoli"" sotto lo sguardo cieco del Signore di Parigi: il boia."
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