Da Duchamp agli happening. Articoli pubblicati su «Il Mondo di Pannunzio» e altri scritti
Gli articoli - ma sarà ben più giusto definirli "saggi" - che Paolo Barozzi scrisse per le pagine de "Il Mondo" e altre importanti riviste come "Comunità", "Nuovi Argomenti", "Domus", "L'illustrazione italiana", ecc. negli anni Sessanta e che sono ora raccolti in un volume, costituiscono oggi qualcosa di molto più impegnativo e stimolante di un semplice reportage artistico di quel periodo, perché ci offrono - ormai storicizzato dal tempo un panorama davvero imprescindibile circa un periodo, soprattutto a me talmente denso di eventi culturali, da costituire una vera e propria sintesi di quell'epoca "eroica" per gli sviluppi dell'arte contemporanea. La presenza di personalità artistiche ormai celebri e celebratissime come Jasper Johns, Rauschenberg, Oldenburg, De Kooning e di una gallerista ispiratrice di genialità latenti e ancora nascoste come Peggy Guggenheim e di un geniale "scopritore di talenti" come Leo Castelli forma un drappello compatto di forze vive che è stato artefice dei grandi movimenti artistici come l'espressionismo astratto (studiato da Clement Greenberg) l'Action Painting e soprattutto l'arte Op e l'arte Pop.
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