Amori fuoricorso
Sandra è la moglie di Giulio. Insieme al loro figlio Filippo formano una famiglia perfetta. Lei studiava architettura ma ha rinunciato a un passo dalla tesi, lui è un medico affermato, il bambino è un po' anarchico ma siccome è molto intelligente, va bene così. Completano il quadro il padre e il fratello di lui, sempre presenti, e un fantasma che aleggia per casa e non vuole andarsene mai: madre defunta di Giulio, modello di vita e di virtù, la Signora Franca. Impossibile competere con lei. A un certo punto, la solida impalcatura comincia a cedere. Piccole crepe, invisibili rughe, finché il castello non crolla. E se la perfezione non esistesse? Se i sogni stessero altrove e vivere fuoricorso, ovvero con il cuore, fosse la strada giusta? Sandra sarà la prima a scoprirlo, con la complicità, a sorpresa, della suocera fantasma, che del vivere fuoricorso aveva fatto, discretamente, la propria bandiera: santa e amante, donna di casa e di alcova. Libera Sandra, liberi tutti. C'è architettura che aspetta, le vecchie amiche e i nuovi amori, i brividi dimenticati per i baci e le carezze, le parole dolci e gridate. Sandra diventa il direttore di una straordinaria orchestra senza spartito, dove i ruoli sono intercambiabili, perché questo è il bello della vita. Dove una ragazza inutilmente perfetta ha tutte le carte in regola per diventare una splendida donna. La chiave è guardarsi negli occhi e guardarsi davvero, e non aver paura dei sentimenti che cambiano.
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