Il diario di Bridget Jones

Il diario di Bridget Jones

Cose da evitare: - Bere più di 14 superalcolici la settimana; - Fumare; - Spendere più di quel che guadagno; - Perdere la pazienza con mamma; - Deprimermi perché non sono fidanzata; Ecc. Ecc. Cose da fare: - Smettere di fumare; - Non bere più di 14 superalcolici la settimana; - Ridurre di 8 cm. la circonferenza delle cosce; - Essere più sicura di me; - Imparare a programmare il videoregistratore; Ecc. ecc. Questi sono solo alcuni dei buoni propositi per l'anno nuovo di Bridget Jones, una trentenne-o-giù-di-lì, single non certo per scelta, un po' sovrappeso, molto stressata.Insomma, il ritratto sputato di una donna di oggi che cerca di sopravvivere non solo a se stessa e alla cellulite, ma anche a una mamma invadente che la sogna rispettabilmente sposata.L'irresistibile attrazione che Bridget prova per gli uomini inaffidabili ed egoisti o per gli assatanati di sesso è pari soltanto alla convinzione che se solo riuscisse a scendere fino a 54 chili e mezzo, a smettere di fumare e a sviluppare la Calma Interiore tutti i suoi problemi sarebbero risolti.Ma non ci riesce. Così si trova regolarmente umiliata alle cene dei Felicemente Sposati che le presentano i partiti più improbabili e sgangherati, stressata dai ripetuti tentativi da parte della madre di accasarla con un ricco giovanotto che indossa orribili maglioni fatti a mano, terrorizzata dalla bilancia e dallo specchio che le rimanda l'immagine di una cellulite refrattaria a qualunque trattamento, frustrata da un lavoro che non la soddisfa e che la fa stare quotidianamente a contatto con un capo belloccio e appetibile che, inutile dirlo, è il campione degli Inaffidabili.Be', ci sono sempre gli amici... Già, la femminista che le dice tutto quello che non si deve fare con gli uomini (mentre lei pur di averne uno farebbe proprio qualsiasi cosa), la "schiacciasassi" che quando la vede finalmente dimagrita la trova "sciupata", l'omosessuale nevrastenico ossessionato dall'estetica, la coetanea che pur essendo bella e magra è stata tradita dal marito. Tutti come lei con il terrore di morire da soli e di venire magari divorati dai cani alsaziani. Così, non restano che le sigarette (sempre troppe) per consolarsi e qualche bicchierino (sempre troppi) per dimenticare.Brillantissima satira urbana sui rapporti umani nel Nuovo Millennio e al contempo disincantato sguardo sulla crisi della famiglia, "Il diario di Bridget Jones" è la cronaca delirante, divertente, appassionata della vita di una donna qualunque e perciò di qualunque donna; perché tutte, prima o dopo, sono o sono state single. Sempre sorretto da un'ironia pungente, da un'intelligenza arguta e da uno stile brillante, questo "diario di una single" ci offre uno dei più gustosi spaccati mai pubblicati sull'universo femminile. Ed è infatti stato premiato da un successo che ha superato ogni previsione: più di 5 milioni di copie vendute finora nel mondo, bestseller in tutti i Paesi in cui è stato pubblicato (più di 30), e ora un film che sta sbancando ovunque i botteghini e che è già stato definito di culto, come il romanzo. Bridget Jones: un nome che è ormai entrato nel linguaggio corrente di uomini e donne, un personaggio che ha addirittura ispirato una linea di gioielli creati per Tiffany e i cui modi di dire - esilaranti - sono stati inseriti nell'illustre Oxford English Dictionary.
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