Terre incontaminate
In un mondo sempre più contraddistinto dallo sviluppo tecnologico, il viaggio affrontato da James Cowan assume un significato particolare. Le sue scoperte sono magiche e primitive come gli abitanti del Borneo che gli hanno insegnato a prevedere l'andamento del raccolto basandosi sul canto degli uccelli. Facendogli conoscere le misteriose figure che sin dalla notte dei tempi ornano le pareti di grotte sacre sparse in tutto il continente australiano, gli aborigeni lo hanno trasformato in quello che nei vari idiomi locali viene definito "uomo di conoscenza".Una serie di incontri solo all'apparenza casuali porta infatti l'autore di questo libro - intimo e al tempo stesso universale - a mettere insieme i brandelli di conoscenza antichissima, diventando così consapevole del potere della parola. L'universo in cui James Cowan si muove - sempre a suo agio - è composto da animali totem, pesci che un tempo erano uomini, tamburi che non possono più suonare perché l'invasione dei bianchi ha distrutto la cultura di cui erano simbolo, isole che devono le loro ricchezze naturali alla visita di una divinità in incognito...Secondo gli indigeni il linguaggio non serve a spiegare, ma a creare e incantare: gli Iban del Borneo - come gli aborigeni australiani - non possiedono una scrittura, e di conseguenza poemi, storie e incantesimi vengono trasmessi da una generazione all'altra solo per via orale.Ed è proprio il ruolo di storico e di voce narrante che queste popolazioni affidano a Cowan, affinché resti una traccia duratura delle loro colorite leggende. In segno di rispetto e di riconoscenza per gli insegnamenti ricevuti l'autore non esita ad accontentarli, rendendo partecipi anche noi della storia del totem tartaruga; o di Gaizu il ragazzo e Aku il coccodrillo e della loro amicizia trasformatasi in odio per la cattiveria dell'uomo; dell'uccello 'li' che avvisa gli aborigeni dell'arrivo di una barca; della leggenda dell'arrivo di una barca; della leggenda di Naged e Geigi, [...]
Momentaneamente non ordinabile