Le ragazze ruggenti non ci stanno più
Lauren Fontaine, trentasei anni - un divorzio alle spalle, un figlio e una brillante carriera nel campo dell'alta finanza - è dotata di una volontà ferrea e di un forte senso della giustizia. Un giorno apprende la notizia che, dopo anni di reiterate violenze, la moglie del presidente della Corte Suprema si è suicidata e che i 'soliti bravi ragazzi' del Congresso si rifiutano di destituire dal suo incarico il marito, colpevole di averla condotta sino a quel punto. Lauren, al pari di molte altre donne, si sente oltreggiata ma, a differenza di loro, decide che è tempo di reagire. Partecipa così a una grande marcia di protesta contro il Congresso, al termine della quale, davanti ai due milioni di donne che vi hanno partecipato e alle telecamere di tutte le televisioni nazionali, butta lì l'idea di uno sciopero del sesso da protrarsi finché il giudice non verrà rimosso. L'adesione delle donne americane è massiccia, totale... Me l'intera popolazione maschile del paese si schiera contro Lauren, che finisce involontariamente in un mare di guai. I fotografi e i giornalisti non le danno tregua, riceve minacce di morte ma la protezione dell'FBI arriva soltanto fino alla porta del bagno, viene licenziata in tronco con un banale pretesto, il figlio adolescente accusa il peso di avere per madre un'eroina nazionale... E, come se non bastasse, la sua nascente - ma ovviamente platonica - relazione con un affascinante quanto famoso scrittore vacilla. Tutto congiura contro di lei, eppure Lauren riesce a conservare il suo senso dell'umorismo e, soprattutto, della giustizia, che alla fine trionferà. Una brillante e ironica storia d'amore, un'eroina sensuale e moderna, una trama originale e piccante: "Le ragazze ruggenti non ci stanno più" è un romanzo nuovo, spiritoso e provocatorio, che esplora in profondità il rapporto fra uomini e donne.
Momentaneamente non ordinabile